Time for Kisses - Pannello in maiolica
Cm. 100 x 100 - 2022
Teste e volti, maschere e visi, facce e smorfie…ci appaiono in una interminabile galleria di ritratti. Ritratti dell’anima, emersi da profondità imperscrutabili dove ogni creatura emerge per un desiderio creativo che l’artista esprime con passione.
Giuseppe Prinzi scava nell’intimo del suo essere per cercare le creature che abitano negli spazi della sua esistenza, nelle pieghe dei suoi desideri. Egli, con un esercizio instancabile portato avanti da oltre quarant’anni, trova nel suo abisso interiore creature surreali, presenze vive che emergono da un mondo altro rispetto a quello della quotidianità, da un luogo impenetrabile dove ciò che sgorga giunge alla nostra visione come la luce, come l’onda del mare, come il flusso incontenibile dell’aria mossa dal vento.
Prinzi è un grande osservatore, egli guarda con attenzione ogni creatura, ne coglie le particolarità, l’espressione, e poi la conduce nel luogo delle metamorfosi dove ogni cosa diventa altro, dove ogni volto assume nuove sembianze e si carica di nuovi valori.
L’Artista stesso all’inizio non sa come si svilupperà il suo percorso creativo; egli si affida senza remore all’energia che governa la sua intelligenza, il suo estro.
Non si pone problemi di natura rappresentativa o narrativa, niente è prefissato, tutto è in divenire. Anche i colori non rispettano le fonti cromatiche di partenza. Dov’era il blu ora c’è l’arancio, dov’era il rosso ora c’è il verde. Ciò perché la fantasia dell’essere non si lascia bloccare, condizionare, da ciò che ha visto, ma si abbandona, facendosi spingere dalla volontà dell’anima.
Le tecniche adottate ci dicono tutto del processo costruttivo delle figure e dei luoghi. L’Artista non ha ripensamenti, non concepisce e non accetta le rimasticature di colore, non torna mai sullo stesso segno inciso o sullo stesso piano modellato.
Ogni azione creativa è per sempre, come per Picasso e per i cubisti di cui Giuseppe Prinzi è acuto osservatore. D’altra parte l’esercizio creativo della ceramica, ambito artistico che Prinzi pratica con passione, impone l’immediatezza esecutiva e non ammette ripensamenti di sorta.
Mettere e togliere, costruire e cancellare, stendere il colore e poi accenderlo di luce… tutto avviene nella mente, tutto accade in un continuo pensare e ripensare dentro l’essere. La mente elabora ogni cosa prima che la materia diventi sostanza manifesta del pensiero.
Dopo giorni, a volte settimane, dopo il tempo della maturazione interiore, quando sembra che tutto riposi, ecco sorgere le presenze tanto attese. Ciò che è stato assorbito nel tempo della quotidianità adesso nasce, con energia prorompente, per diventare espressione universale.
L’artista diventa strumento del magma incontenibile che la sua anima partorisce. Volti imprevedibili guardano fuori dallo spazio iconico, altri si guardano tra loro, altri ancora guardano il loro costruttore, il maestro del segno e del colore che dà loro sostanza, che stabilisce la loro consistenza, che dà spazio alla loro presenza tra gli uomini.
Giuseppe Prinzi dipinge e modella da sempre senza subire condizionamenti esterni, senza lasciarsi soggezionare dagli ismi, dalle tendenze. Dipinge e scolpisce per un proprio sentire, mettendo in atto un linguaggio personale, uno stile tutto proprio che può essere inquadrato come la sua cifra stilistica.
La materia cromatica è consistente, ben strutturata come fosse argilla, fango da cui emerge la vita. I suoi colori pastosi generano volti dalla solidità scultorea, sguardi che sembrano scolpiti nella pietra, nel marmo. Il suo è un fare scultoreo, un procedere creativo che mette insieme colore e modellato.
Tutto nella sua energia creativa si impasta e poi prende volume staccandosi dal piano come per assorbire vita ed energia. Nelle sue opere si esprime la stessa forza che accompagna tutto ciò che emerge dagli abissi.
Ciò che proviene dal suo ingegno artistico è come una nascita dalla materia primordiale, un germoglio plastico, misurabile, concreto. Parimenti quando scolpisce o modella la creta pensa già alla penetrazione della luce, all’invasione vitale del colore.
La mostra in atto documenta ciò che l’Artista ha creato in oltre quaranta anni di attività nel campo della ceramica e della scultura, della pittura e del disegno, senza mai fermarsi. Le sue opere, tutte, appartengono ad un unico flusso creativo, mai interrotto, sempre vivo e determinato.
Al grido lacerante di certe presenze si alternano sguardi compassionevoli, al gesto incisivo di uomini del tempo presente si accompagnano immagini soavi di un’età lontana. E’ un alternarsi tra il bene e il male, tra il presente e il passato.
Tutto emerge come dal fango della creazione, col colore ancestrale, con la luce che annunzia l’arrivo di creature nuove.
Paolo Giansiracusa – Storico dell’Arte
Sergio Mattarella Presidente della Repubblica italiana |
Egregio Presidente della Repubblica italiana, Sergio Mattarella , con questa mia lettera, desidero portarLa a conoscenza , di una vicenda incresciosa e disdicevole , che mi e' successa e che si trascina ormai da piu' di cinque anni .
Nel mese di agosto del 2015 , su richiesta del Sindaco del mio paese , Santo Stefano di Camastra , ho concesso in comodato d'uso una mia opera unica in ceramica refrattaria dipinta con volti artistici del mio stile personale, per essere messa in mostra all'Expo di Milano nello stand della Regione siciliana , a condizione che mi venisse restituita alla fine della manifestazione .
Al termine dell'esposizione milanese, dapprima verbalmente e in seguito due volte per iscritto , ho chiesto invano la restituzione della mia opera.
Quindi stanco, deluso e umiliato dal persistente mutismo dell'amministrazione comunale , ho deciso di rivolgermi al mio legale di fiducia , che con una lettera del 4 Agosto 2018 , diffidava l'ente alla restituzione dell'opera.
Questa volta il Sindaco con una lettera del 16 agosto risponde cosi': "Il manufatto in ceramica da lei messo a disposizione di questa amministrazione comunale, e' stato omaggiato dal personale comunale e regionale presente nello spazio espositivo , ad una autorita di valenza internazionale in visita all'area espositiva" e mi invitava a comunicare il valore dell'oggetto e il Comune avrebbe provveduto al rimborso .
Allora, dopo avere espresso il mio disappunto per il comportamento del Comune , comunicai, sempre tramite il mio legale , che il valore che avevo attribuito alla mia opera era di 3.000 euro. Ma a questa lettera il Comune non ha risposto e non ha risposto neppure all'invito di una stipulazione di negoziazione assistita per trovare una soluzione bonaria , evitando la controversia giudiziaria e le relative spese legali.
A questo punto sono stato costretto a citare in giudizio il Comune di Santo Stefano di Camastra davanti al Giudice di Pace di Mistretta. Il Comune nel documento di comparsa in giudizio, mi accusa di volere speculare a danno dell'amministrazione locale e poi si permette di stabilire il valore della mia opera, chiedendo al Giudice, che sia compreso tra i 200 e i 300 euro e che siano addebitate a me che ho subito il fatto illecito, anche le spese giudiziarie.
Io credo caro Presidente , che il Comune non aveva il diritto di appropriarsi della mia opera , ne per omaggiarla , ne per altri motivi , senza chiedere il mio consenso esplicito. Quello del Comune e' stato un atto prepotente , autoritario , incivile e irrispettoso della mia dignita di artista e di uomo .
Sono stato privato del diritto legittimo , di riavere un'opera , alla quale tenevo tanto e sulla quale avevo tanto sperimentato , sia artisticamente che tecnicamente e non avrei voluto neanche vendere e men che meno regalare, ma tenere in mostra nel reparto artgallery della mia esposizione di pezzi unici ed esporre in eventuali future mostre ed esposizioni di rilievo.
Questo modo di agire del Comune nei miei confronti , e' cosi' incivile , cosi' insopportabile ed offensivo del senso comune di liberta e di democrazia, che a non denunciarlo mi vergognerei , ed evidenzia disinteresse, disprezzo e indifferenza verso l'arte , gli artigiani e gli artisti in genere. Ed ancora, voglio rivendicare il diritto mio e di qualsiasi altro autore, artista o artigiano che sia, di decidere il valore di una propria opera, o se venderla, oppure no, senza dover dare spiegazioni o giustificazioni ad alcuno; perche questa , penso che sia una liberta' , un diritto costituzionale e individuale, che non puo' essere censurato, criticato o calpestato da nessuno. Ma poi , io mi chiedo, questi amministratori , non potevano dirmi subito la verita'?
Perche' hanno aspettato tre anni per farlo e solo dopo aver ricevuto la diffida del mio avvocato? Forse perche' non volevano sborsare nessun risarcimento? Questa per me , non e' soltanto una questione economica, ma e' soprattutto una questione etica e morale e di violazione della dignita' . E' stata colpita anche la mia autostima .
Ma quello che non mi sarei mai aspettato e che mi ha molto amareggiato , e' aver ricevuto intimidazioni e minacce di ritorsioni, in "dialetto siciliano" , da un importante politico locale, con l'obiettivo di farmi ritirare la citazione in giudizio.
Purtroppo Presidente Le devo confidare, che questo comportamento indifferente e poco corretto, da parte di questi amministratori, non è un'eccezione. Un'altra mia opera in esposizione al museo civico delle ceramiche di palazzo Trabia, e' sparita da un po di tempo.
Ho chiesto informazioni al direttore del museo, che mi ha detto che non l'ha più vista, che l'hanno cercata, ma non sono riusciti a trovarla. Allora ho scritto al Sindaco per due volte, tramite posta elettronica certificata, ma non ho ricevuto alcuna risposta. Le sembra giusto e civile Presidente? Rispondere non è un dovere per un pubblico ufficiale, oltre che una cortesia? A chi dovrei rivolgermi, per avere delle spiegazioni? Devo essere costretto, un'altra volta ad intraprendere, un'altra azione legale?
Comprendo perfettamente, caro Presidente Mattarella, che queste mie vicende spiacevoli, rispetto a tutto quello che sta succedendo nel nostro paese e nel mondo , non siano cosi' gravi, ma spero lo stesso che Lei possa leggere questa mia lettera e se trovasse qualche minuto del suo preziosissimo tempo , mi farebbe piacere conoscere il suo autorevolissimo parere.
Cordiali e rispettosi saluti Giuseppe Prinzi
Giuseppe Prinzi |
Maiolica cm.65 - Smalto opaco - fondo cobalto |
Giuseppe Prinzi con "Volti Postmetafisici" Olio su tela cm. 70 x 50 |
"Viaggio nella memoria" - Olio su tela - cm. 160 x 100 |
"Seven Faces" - Lastra in ceramica refrattaria con volti ossidazione materica cm. 50 x 50 Collezione privata Nizza - Francia |
Olio su maiolica materico con tre volti Diametro cm. 60 - Collezione privata - Germania |
"Volti onirici"- Olio su tela cm. 60 x 50 |
Ceramiche di Giuseppe Prinzi in mostra al Museo di Palazzo Trabia - L'opera a sinistra e' scomparsa Forse e' stata "omaggiata" ? |
"Volti monocromatici" - Olio su tela cm. 200 x 100 Proprieta' dell'autore |
"Anfora screziata con volti" cm. 53 x 31 Proprieta dell'artista |
"Kaos" dei fratelli Taviani - " La giara" - Luigi Pirandello |
" L'albero della vita" - Expo - Milano 2015 |
La Casa Bianca - Washington - U.S.A. |
Giuseppe Prinzi - 2019 |
Il Cremlino - Mosca - Russia |
Time for Kisses - Pannello in maiolica Cm. 100 x 100 - 2022