Sezione

venerdì 31 agosto 2018

Pablo Picasso - L' inventore dell' arte Postmoderna

Pablo Picasso a Vallauris con una sua scultura ceramica nel 1946 

Pablo  Picasso è stato l'artista che ha dato il via all'arte Postmoderna con la sua  celeberrima opera "Les Demoiselles d'Avignon" (Le ragazze di Avignone) del 1907 olio su tela di cm.245 × 235 , conservato al The Museum of Modern Art di New York. La monumentale opera, rappresenta  cinque figure femminili, probabilmente prostitute del bordello di Avignone  all'epoca frequentato dall'artista spagnolo. Lo stile del dipinto parte dalle solide volumetrie di Cèzanne e anticipa la scomposizione spaziale e la nascita del Cubismo.

Les Demoiselles d'Avignon, 1907, olio su tela di cm.245 × 235 , Museum of Modern Art, New York


In quest'opera, che suscitó meraviglia e scandalo in coloro che la videro per la prima volta, Picasso fonde diversi stili e diverse culture, infatti vi si possono riscontrare riferimenti all'arte egizia, assiro-babilonese, alla scultura africana e al famoso dipinto di Paul Cèzanne "Cinque bagnanti".
L' obbiettivo che il maestro Andaluso vuole raggiungere e che porterà a compimento in altri lavori successivi, è quello di rompere "l'unità stilistica"e di far coesistere nella stessa opera diversi elementi apparentemente in contraddizione fra di loro. È un'azione rivoluzionaria, mai osata prima da nessun artista, in questo sta la novità assoluta che ha posto Picasso al vertice dell'arte contemporanea, a dispetto di quello che asserisce Carl Gustav Jung nello "Studio psicologico di Picasso" del 1932, in cui gli diagnostica una tendenza alla schizofrenia.

Scienza e carità, 1897, olio su tela di cm.197x249,5, Museo Picasso, Barcellona

Quello che da tutti viene considerato il genio del XX secolo, nasce a Malaga il 25 ottobre 1881, da José Ruiz Blasco e Maria Picasso Y Lopez. Pablo, sin da piccolissimo rivelò una precoce inclinazione per il disegno e la pittura, che il padre assecondó, nella speranza di vedere realizzate nel figlio le sue ambizioni deluse. Frequenta i corsi di disegno della Scuola di Belle Arti di La Coruña e li supera brillantemente, allora il padre, notando la maturità acquisita da Pablo, gli consegna i suoi colori e i suoi pennelli e decide di non dipingere mai più. È del 1896 il dipinto "Prima comunione", che viene accettato all'esposizione municipale di Barcellona, giudicato positivamente dalla critica. Un altro quadro degno di nota è del 1897,  "Scienza e carità" inviato all'esposizione nazionale di belle arti di Madrid, riceve una menzione onorevole. Nel 1900 divide uno studio a Barcellona con l'amico Casagemas,ed espone circa 150 disegni nel "Els Quatre Gats", luogo d' incontro di artisti ed intellettuali. Nell 'ottobre dello stesso anno parte per Parigi, insieme a Casagemas, che si suicidera' nel 1901, lasciando Picasso sconvolto e disperato.

Evocazione -La sepoltura di Casagemas, 1901, olio su tela di cm.150x90, Musée d'art moderne de la Ville de Paris, Parigi

La morte dell'amico fu la molla che diede l'avvio  al periodo blu, iniziato proprio con l'opera "Evocazione -La sepoltura di Casagemas", dove è evidente l'influsso di El Greco, specialmente nell'allungamento dei corpi. La tonalità blu, sembra adatta a Picasso a rendere il suo sentimento di cordoglio e di dolore per il caro amico morto.
Ora Picasso ha trovato il proprio stile e il colore blu è il primo segno distintivo e inconfondibile dei suoi dipinti. Altre opere di questo periodo sono "Poveri in riva al mare" del 1903, "La vita" dello stesso anno, "Il vecchio chitarrista cieco".


Poveri in riva al mare, 1903, olio su tela di cm.105x69, Cleveland Museum of Art, Cleveland 



Il blu per Picasso ha una dimensione quasi sacra ed è bello e nello stesso tempocrudele.
Nell'aprile del 1904, Picasso si trasferisce in uno studio in "Rue de Ravignan", soprannominato "Bateau Lavoir", è ormai noto, desta curiosità e interesse, sorprende, si circonda di letterati, quali Guillaume Apollinaire, Max Jacob e i ricchi fratelli americani Leo e Gertrude Stein. Si innamora della giovane Fernande Olivier, che sara' sua compagna fino al 1912; inizia una nuova stagione artistica, denominata periodo rosa, caratterizzato da un cromatismo più lieve e felice rispetto al triste e malinconico periodo blu.


Famiglia  di acrobati con scimmia, 1905, olio su tela di cm. 104x75, Konstmuseum, Göteborg



Di questo periodo sono "I giocolieri" del 1905, "Famiglia di acrobati con scimmia", "Madre e figlio". Dopo un soggiorno a Gósol, nella valle di Andorra, nei suoi dipinti tornano i colori grigi e spenti, che saranno caratteristici del periodo cubista, dove è evidente l'influenza dell'arte iberica e di Cèzanne.
L'aficionado, 1912, olio su tela di cm. 135x82, Kunstmuseum, Basilea




In questo periodo Picasso esegue una serie di autoritratti, conosce Matisse e tramite il quale la scultura africana. Da questo cocktail di stimoli artistici, inizierà  una serie di studi e centinaia di schizzi che culmineranno nell'opera chiave di tutto il 900, "Les Demoiselles d'Avignon", eseguita nel 1907, pervasa da una certa dose di brutalità, violenza e arcaismo. Les Demoiselles d'Avignon, assieme all'incontro con Georges Braque, presentatogli da Apollinaire, darà il via al Cubismo e alla nascita del collage.

L'italiana, 1919, olio su tela di cm.98,5x70,5, collezione privata, Parigi

Dopo il viaggio in Italia del 1917, insieme a Jean Cocteau, per Picasso si apre il periodo neoclassico, influenzato dalla visita dei musei Italiani e dalla scoperta di Raffaello. Del 1917 è l'olio su tela "Ritratto di Olga in poltrona", del 1918 è "Le bagnanti", un piccolo olio su tela di cm 27x22, mentre del 1919 è "L'italiana", considerato uno dei capolavori del "Periodo italiano".
Nel 1925, Picasso viene invitato da Breton alla prima mostra surrealista,  anche se nelle opere di Picasso non vi era nulla di surrealista, Breton vi intravedeva delle pulsioni primitive e delle tensioni enigmatiche legate al ritmo misterioso "dell'inconscio" e "dell'onirico".
In questo periodo surrealista, nascono delle opere da un fascino straordinario, come "Figure in riva al mare" del 1931, che emana una brutalità quasi erotica, "La danza" del 1925, "La crocifissione" del 1930, "Il sogno" del 1931.

Guernica, 1937, olio su tela di cm.349,3x776,6, Museo Nazionale Reina, Madrid



Un'altra data storica nella vicenda di Picasso è l'anno 1937.
Il 26 aprile di quell'anno, in piena guerra civile spagnola, aerei tedeschi lasciarono cadere sulla città di Guernica una grande quantità di bombe incendiarie, seguiti da 3 ore di mitragliamento, che provocarono la morte di 1654 civili e 889 feriti, la cittadina fu completamente distrutta.
Le informazioni del massacro giunsero a Parigi e Picasso rispose alla sua maniera, realizzando una grande opera dalla potente forza emotiva e politica, che riuscì ad influenzare l'arte contemporanea per oltre 20 anni, che si traduceva in un'atto d'accusa contro gli esecutori del massacro. L' opera è "Guernica", un olio su tela di cm 349,3x776,6 e rappresenta lo scontro tra aggrediti e oppressori, violenza e pace, democrazia e fascismo, buio e luce, che impegnò Picasso per più  di un mese, lavorando giorno e notte.


Minotauromachia, 1935, acquaforte e raschietto, cm.49,5x69,7, Museum of Modern Art, New York 


Negli anni '40 inizia ad occuparsi di incisione, realizzando numerose acqueforti, litografie e xilografie, esegue numerosi ritratti e inizia ad occuparsi di ceramica, nella fabbrica Madoura, a Vallauris, realizzando oltre 2000 lavori.
Negli anni '50 e '60 realizza numerose mostre in tutto il mondo, tra le più  importanti sono quelle di New York,  Chicago,  Philadelphia, ed altre in Canada e Giappone. Dal 1965 inizia una serie di dipinti sul tema "Pittore e modella" e sperimenta l'incisione su linoleum. Del 1966 è la grande esposizione dell'opera completa al "Grand Palais" e "Petit Palais" a Parigi, dove espone più  di 700 opere e per la prima volta molte sculture di sua proprietà.

Vecchio seduto, 1971, olio su tela cm.177,5x114, Musée Picasso, Parigi


Negli ultimi anni dipinge una serie di autoritratti drammatici che simboleggiano la cruda e violenta realtà della vecchiaia, della malattia e dell'inesorabile morte. Uno degli ultimi lavori è "Vecchio seduto" del 1971.
Muore l'8 aprile 1973 a Mougins, viene sepolto nel giardino del suo castello di Vauvenargues.

Max Gery Freedom 

Nessun commento:

Posta un commento